i miei teschi

martedì 7 giugno 2016

CALAVERAS

calaveras sono teschi di zucchero tipici delle celebrazioni del Giorno dei morti in Messico, fatti di zucchero di canna, raramente aromatizzati alla vaniglia, quasi sempre composti da un unico panetto decorato da coloranti vegetali verde, azzurro, giallo, rosso e fogli di carta d'oro alimentare. Le loro dimensioni variano dai 2 fino ai 20 cm.
La loro funzione è sia quella di "ofrenda" (ovvero di piccolo oggetto da offrire ai defunti su un altare rituale composto per il Día de Muertos -e quindi, in questo caso, reca il nome del defunto cui è indirizzato) che di dolci per i bambini; in tal senso ai calavera si possono affiancare piccoli giocattoli di fango a forma di cranio, realizzati con due parti concave, utilizzati come sonagli e dipinti di nero, rosso e argento.
Nell'antichità il teschio giocattolo si affiancava alla tradizione di “chiedere teschio”, che consisteva nell'uscire a chiedere l'elemosina per comprare calaveras da collocare negli altari delle chiese e delle tombe durante le feste.
I calaveras, e più in generale teschi e scheletri, sono spesso raffigurati nei dipinti di epoca pre-colombiana, intesi però come simboli di rinascita. Mentre un teschio è solitamente di colore bianco, i messicani aggiungono vivacità aggiungendo elementi decorativi come: fiori, candele, foglie dai colori vivaci come, giallo, blu, verde e arancione, che danno al teschio un aspetto più vivace. Sostanzialmente, ciò che riflette da questa usanza è, che i morti non sono realmente morti e che sono felici nella loro vita ultraterrena.
La denominazione "calavera", inoltre, può identificare anche rappresentazioni artistiche di teschi, come le litografie di José Guadalupe Posada: di queste ultime la più celebre è la Calavera Catrina, litografia raffigurante un teschio di donna con un cappello di foggia europea; essa rappresenta satiricamente tutti quei messicani che, in epoca pre-rivoluzionaria, vollero adottare i modi dell'alta borghesia europea.
Dìa de muertos si celebra il 31 ottobre, 1 novembre e il 2 novembre. Si ritiene che il cielo apre le sue porte alla mezzanotte del 31 ottobre e le anime dei bambini “angelitos“, tornano a riunirsi con la propria famiglia per 24 ore, mentre le anime degli adulti, i giorni sucessivi.
Ai nostri giorni viene molto utilizzato come soggetto per tatuaggi,

Questo tatuaggio di solito è rappresentato insieme ad un nome scritto sulla fronte del teschio, oppure su una piccola pergamena o lapide. Inoltre, per creare un contrasto tra il bianco funereo del teschio, lo si decora con elementi molto colorati. Di solito queste decorazioni sono tutte appannaggio del tatuatore che cercherà di far trasparire dal tatuaggio l’allegria tipica dei messicani.

Ci sono però degli elementi tipici che danno un significato particolare al tatuaggio. Leragnatele per esempio ricordano la morte e quindi simboleggiano la separazione. Il significato del diamante nel teschio messicano è quello di purezza e fedeltà. Una candeladentro l’orbita dell’occhio significa che il ricordo del morto è sempre acceso, mentre i fiori di marigold rappresentano la vita.

Teschi grandi per rappresentare gli adulti, più piccoli per i bambini, fiocchi e cuori in ricordo delle donne. Chi si imprime sulla pelle la “Calavera Mexicana” si sente profondamente legato a qualcuno che non c’è più, ma lo ricorda senza deprimersi.

Il teschio messicano, grazie alle sue caratteristiche colorate, irriverenti e capaci di esorcizzare una delle più grandi paure dell’uomo, è entrato a gran ragione nei tipicitatuaggi old school e viene ormai realizzato in tutto il mondo.




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